Beni Virtzberg (בני וירצברג) (Amburgo, 12 agosto 1928 – Be'er Sheva, 4 agosto 1968) è stato uno scrittore tedesco naturalizzato israeliano, superstite dell'Olocausto.
Uno dei bambini dell'Olocausto, sopravvisse al ghetto di Sosnowiec e quindi al campo di concentramento di Auschwitz, dove per qualche tempo fu impiegato come tuttofare da Joseph Mengele. Trasferitosi in Israele combatté nella guerra arabo-israeliana del 1948 nei ranghi del Palmach. Impiegato quindi nel servizio forestale dello Stato di Israele, fu tra i primi a scrivere nel 1967 un racconto autobiografico delle sue esperienze durante e dopo l'Olocausto, allorché il processo di Adolf Eichmann spinse gli israeliani per la prima volta a discutere apertamente e pubblicamente l'esperienza dei sopravvissuti. Morì suicida nel 1968 sparandosi un colpo di pistola alla testa.