Benzaldeide

Benzaldeide
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
Benzencarbaldeide
Abbreviazioni
Ph-CHO
Nomi alternativi
Fenilmetanale
Aldeide benzoica
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC7H6O
Massa molecolare (u)106,13
Aspettoliquido incolore
Numero CAS100-52-7
Numero EINECS202-860-4
PubChem240
SMILES
C1=CC=C(C=C1)C=O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,0415
Solubilità in acqua6 g/l (20 °C)
Temperatura di fusione−26 °C (247 K)
Temperatura di ebollizione178 °C (451 K) (1013 hPa)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma64 °C (337 K)
Limiti di esplosione1,4 - 8,5 Vol%
Temperatura di autoignizione190 °C (463 K)
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302 - 332 - 319 - 335
Consigli P280 - 301+330 [1]

La benzaldeide è un composto con formula chimica C6H5CHO strutturalmente assimilabile ad un benzene in cui uno degli atomi di idrogeno è sostituito da un gruppo aldeidico. Tale composto è il più semplice membro della categoria delle aldeidi aromatiche[2] nonché quello più sfruttato a livello industriale.

In natura si trova mescolata con acido cianidrico, glucosio o altri zuccheri, sotto forma di glucoside del tipo amigdalina nelle mandorle amare (es: nell'olio di mandorle) o in particolari semi[2][3] tra cui dell'albicocca e delle pesche[3].
Benché la benzaldeide si trovi già in natura, si preferisce produrla in laboratorio[2].

A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore o giallo pallido volatile[3] con un piacevole e caratteristico odore di mandorle amare[3]: la benzaldeide è infatti un importante componente dell'aroma delle mandorle. Poco solubile in acqua, essa è invece completamente miscibile con l'etanolo.

La benzaldeide può essere ottenuta da diverse fonti naturali fra cui l'albicocca, la ciliegia, le foglie di alloro e, in forma combinata di glicoside (amigdalina), dai semi di diverse piante (es: pesco, mandorlo). Oggigiorno la maggior parte della benzaldeide viene ottenuta per via sintetica dal toluene.

  1. ^ scheda della benzaldeide su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2020 in Internet Archive.
  2. ^ a b c Definizione su sapere.it, su sapere.it. URL consultato il 17 giugno 2011 (archiviato il 5 febbraio 2011).
  3. ^ a b c d definizione sull'enciclopedia Treccani online, su treccani.it. URL consultato il 17 giugno 2011 (archiviato il 15 dicembre 2012).

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne