Betly o La capanna svizzera | |
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Lingua originale | italiano |
Genere | opera buffa |
Musica | Gaetano Donizetti |
Libretto | Gaetano Donizetti libretto online |
Fonti letterarie | Le châlet di Eugène Scribe e Mélesville |
Atti | 1 (2) |
Prima rappr. | 24 agosto 1836 |
Teatro | Teatro Nuovo, Napoli |
Versioni successive | |
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Personaggi | |
Betly o La capanna svizzera è un'opera buffa in un atto di Gaetano Donizetti, su libretto proprio.
La prima rappresentazione avvenne al Teatro Nuovo (Napoli), il 24 agosto 1836: il cast era composto da Adelaide Toldi (Betly), Giuseppe Fioravanti (Max) e Lorenzo Salvi (Daniele)[1][2]. Il compositore ampliò l'opera e la portò a due atti l'anno successivo (1837). Nelle rappresentazioni moderne non è raro che si preferisca la prima versione, in un atto, considerata più coerente e concisa.
Il tema è tratto da Le châlet di Eugène Scribe e Mélesville, alla cui rappresentazione probabilmente Donizetti ebbe modo di assistere a Parigi. L'aria che si respira richiama un po' L'elisir d'amore: la vicenda è imperniata su un contadino possidente innamorato di una ragazza arguta e vivace che inizialmente non lo corrisponde, ma che alla fine deve cedere alla forza dell'amore. Anche qui vi è un secondo uomo, un sergente (qui il fratello) che in questo caso è alleato (e non concorrente) del pretendente. Nella partitura vi sono pagine di estrema raffinatezza e una notevole abilità nel rendere il carattere dei personaggi. Non manca una concessione all'ambientazione svizzera, con tanto di "tirolese" affidata alla protagonista. Vi si leggono anche chiare anticipazioni de La Fille du régiment.