Bibbia di Tijuana

La pagina finale di una bibbia di Tijuana disegnata da "Mr. Prolific". Il personaggio principale (l'uomo) è ripreso dalla striscia a fumetti Chris Crusty, ideata da Bill Conselman e Charles Plumb per un topper che accompagnava le strisce di Ella Cinders. La bibbia in cui appare è "Chris Crusty VII".

Le bibbie di Tijuana (Tijuana bibles, note anche come eight-pagers, Tillie-and-Mac books, Jiggs-and-Maggie books, Jo-Jo books, bluesies, blue-bibles, gray-backs, two-by-fours e Dirty Little Comics[1]) erano dei fumetti di taglio pornografico delle dimensioni di un palmo (albetti) prodotti negli Stati Uniti d'America dagli anni '20 fino ai primi anni '60. La popolarità di questo tipo di pubblicazioni raggiunse il culmine durante l'era della Grande depressione.

La maggior parte delle bibbie di Tijuana erano parodie oscene di fumetti dai giornali popolari dell'epoca, come "Blondie" ("Blondie e Dagoberto" in Italia), "Barney Google", "Moon Mullins", "Popeye" ("Braccio di Ferro"), "Tillie the Toiler", "The Katzenjammer Kids" ("Bibì e Bibò"), "Dick Tracy", "Mickey e Minnie Mouse" ("Topolino e Minni"), "Little Orphan Annie" e "Bringing Up Father" ("Arcibaldo e Petronilla"). Altri facevano uso di personaggi basati su famose star del cinema e stelle dello sport sempre dell'epoca, come Mae West, Clark Gable, Stanlio e Ollio, Greta Garbo e Joe Louis, a volte con nomi leggermente modificati. Prima della seconda guerra mondiale, quasi tutte le storie erano umoristiche e spesso erano versioni a fumetti di famose barzellette sporche che avevano fatto il giro per decenni.

Gli artisti, gli scrittori e gli editori di questi opuscoli sono generalmente sconosciuti, poiché la loro pubblicazione era illegale, clandestina e anonima. La qualità del materiale grafico variava ampiamente. I soggetti sono scappatelle sessuali esplicite di solito con personaggi famosi dei fumetti a strisce dei giornali, stelle del cinema e (raramente) figure politiche, invariabilmente usati senza rispetto per il copyright o per la legge sulla diffamazione e senza permesso. Le bibbie di Tijuana presentavano stereotipi etnici trovati nella cultura popolare dell'epoca, sebbene una bibbia di Tijuana su Adolf Hitler (intitolata "You Nazi Man", traducibile come "Tu, nazista") si concluse con una nota seria con un breve messaggio dell'editore che implorava una maggiore tolleranza in Germania verso gli ebrei[2].

Una tipica bibbia era un fumetto a otto riquadri in un formato tascabile che misurava da 2,5 × 4 pollici (circa 64 × 102 mm), stampata per adattarsi perfettamente al portafoglio di un uomo medio. Veniva stampata a buon mercato con inchiostro nero su carta bianca, certe con copertina a colori, e presentava solitamente otto pagine[1][2][3].

  1. ^ a b A Spiegelman, Tijuana Bibles, in Salon.com, 19 agosto 1997. URL consultato il 24 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2011).
  2. ^ a b J. Heer, Tijuana Bibles, in St. James Encyclopedia of Pop Culture, Gale Group, 2002. URL consultato il 2 aprile 2009.
  3. ^ S Bright, Dogeared Style: Tijuana Bibles, in Salon.com, 19 agosto 1997.

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