Biram Dah Abeid (Rosso, 12 gennaio 1965) è un politico e attivista mauritano per l'abolizione della schiavitù.[1][2][3] Nel 2008 ha fondato l'Iniziativa per la Rinascita del Movimento Abolizionista (IRA-Mauritania), che si definisce come "una organizzazione di lotta popolare", e di cui è presidente. L'11 novembre 2014 è stato arrestato dalla polizia governativa insieme ad altri attivisti del gruppo, senza un'accusa specifica e per giorni di loro non si sono avute notizie certe.[4] La sua attuale condizione di prigioniero di coscienza è stata denunciata anche da Amnesty International. In Italia è stato soprannominato "il Mandela della Mauritania".