Birmania/Myanmar | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica dell'Unione del Myanmar |
Nome ufficiale | ပြည်ထောင်စု သမ္မတ မြန်မာနိုင်ငံတော် |
Lingue ufficiali | birmano[1] |
Capitale | Naypyidaw |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica parlamentare sotto giunta militare (dopo il golpe del 2021 - de iure) Dittatura militare (de facto) |
Presidente della Repubblica | Min Aung Hlaing (ad interim) |
Presidente della Giunta militare e Primo ministro | Min Aung Hlaing |
Indipendenza | Dal Regno Unito, il 4 gennaio 1948 |
Ingresso nell'ONU | 19 aprile 1948 |
Superficie | |
Totale | 676 669[2] km² (41º) |
% delle acque | 3,06% |
Popolazione | |
Totale | 54 700 104[3] ab. (19-04-2021) (26º) |
Densità | 83 ab./km² |
Tasso di crescita | 0,67% (2020) |
Nome degli abitanti | Birmani |
Geografia | |
Continente | Asia |
Confini | Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia |
Fuso orario | UTC+6:30 |
Economia | |
Valuta | Kyat birmano |
PIL (nominale) | 55 273[4] milioni di $ (2012) (75º) |
PIL pro capite (nominale) | 1 300 $ (2012) (159º) |
PIL (PPA) | 102 622 milioni di $ (2012) (72º) |
PIL pro capite (PPA) | 4 752 $ (2014) (134º) |
ISU (2017) | 0,578 (medio) (148º) |
Fecondità | 2,0 (2011)[5] |
Varie | |
Codici ISO 3166 | MM, MMR, 104 |
TLD | .mm |
Prefisso tel. | +95 |
Sigla autom. | MYA |
Lato di guida | Destra (↓↑) |
Inno nazionale | Kaba Ma Kyei |
Festa nazionale | 4 gennaio, 12 febbraio |
Evoluzione storica | |
Stato precedente | Unione del Myanmar NCGUB |
La Birmania[6][7] (AFI: /birˈmanja/)[8] o Myanmar[7][9] (in birmano: ဗမာ e မြန်မာ, Myanmar, [ˌmjɑːnˈmɑ]), ufficialmente Repubblica dell'Unione del Myanmar (in birmano: ပြည်ထောင်စု သမ္မတ မြန်မာနိုင်ငံတော်, Pyidaunzu Thanmăda Myăma Nainngandaw) è uno Stato dell'Asia sudorientale. Occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese, è affacciata sul golfo del Bengala e sul mar delle Andamane e confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia. Il 6 novembre 2005 la capitale è stata spostata da Yangon a Pyinmana, che il 27 marzo 2006 è stata ufficialmente rinominata Naypyidaw, cioè "sede dei re".
Dopo aver ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito nel 1948, la Birmania è stata governata dapprima democraticamente, poi, in seguito a un colpo di Stato nel 1962, da una dittatura militare. A partire dal 2010, il governo militare birmano ha attuato una serie di graduali riforme politiche, instaurando un governo civile, scarcerando gli oppositori politici tra cui Aung San Suu Kyi, leader della Lega Nazionale per la Democrazia, e convocando libere elezioni parlamentari, parziali nel 2012 e generali nel 2015.[10]
Ad aprile 2021, ha una popolazione di circa 54 700 104 abitanti.[11] La maggioranza della popolazione è di etnia Bamar e di religione buddhista, ma vi sono anche numerose minoranze etniche, che sin dall'indipendenza sono state coinvolte in diversi conflitti armati con il governo centrale. Particolarmente criticato dalla comunità internazionale è il trattamento subito dalla minoranza etnica dei Rohingya, di religione musulmana, vittime di persecuzione e privazione della cittadinanza.[12]
Economicamente la Birmania è ancora al 2016 uno dei paesi più poveri e meno sviluppati del pianeta e dopo decenni di stagnazione, embargo internazionale e isolamento economico, dal 2011 il paese sta registrando un forte sviluppo economico in tutti i settori, con picchi di crescita superiori all'8% annuo[13].