Black Country (Paese Nero) è un'area vagamente definita della conurbazione delle Midlands Occidentali inglesi, formata dalla parte nord ed ovest dell'area di Birmingham e dalla parte sud ed est dell'area di Wolverhampton. Dalla fine del XIX secolo, questa zona è diventata una delle aree più industrializzate della nazione.
Le miniere di carbone di South Staffordshire, la lavorazione del carbone stesso, le fonderie di ferro e i centri siderurgici per la produzione di acciaio (che usano il carbone qui prodotto per le loro fornaci) hanno qui prodotto un livello di inquinamento talmente elevato da avere pochi eguali al mondo.
Il concetto di "Black Country" è relativamente recente, dato che questa espressione non è stata rilevata prima del 1840[1]. Si crede che l'area sia stata così denominata a causa dell'inquinamento industriale che ricopre l'area di fuliggine nera. Esiste anche un aneddoto (di dubbia autenticità) sulla Regina Vittoria, che ordinava di abbassare le persiane della carrozza del treno reale nella quale viaggiava ogni volta che transitava in quella regione. In realtà, gli storici suggeriscono come possibilità che il soprannome fosse noto prima della Rivoluzione Industriale: le vene carbonifere affioravano spesso nella superficie della brughiera, e la presenza del carbone a basse profondità contribuì ad annerire il terreno.
La zona è conosciuta anche per il suo particolare dialetto, che differisce notevolmente anche in diverse parti della stessa area. Nonostante la vicinanza a Birmingham, buona parte della popolazione di Black Country rifiuta di dichiararsi appartenente a quella zona, dimostrando così l'orgoglio di appartenere ad una regione separata nonché la forte identità dell'area.