Bobbio comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Pasquali (lista civica di centro-sinistra Bobbio 2000 - Città d'Europa) dal 26-5-2014 (3º mandato dal 10-6-2024) |
Data di istituzione | 14 febbraio 1014 |
Territorio | |
Coordinate | 44°46′17.4″N 9°23′11.04″E |
Altitudine | 272 m s.l.m. |
Superficie | 106,53 km² |
Abitanti | 3 431[2] (31-8-2024) |
Densità | 32,21 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Alta Val Tidone, Brallo di Pregola (PV), Coli, Corte Brugnatella, Menconico (PV), Piozzano, Romagnese (PV), Santa Margherita di Staffora (PV), Travo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 29022 |
Prefisso | 0523 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 033005 |
Cod. catastale | A909 |
Targa | PC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 802 GG[4] |
Nome abitanti | bobbiesi |
Patrono | san Colombano, Madonna dell'Aiuto, santa Maria Assunta, sant'Antonio Gianelli |
Giorno festivo | 23 novembre, 15 agosto |
Soprannome | Montecassino del Nord[1] |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Bobbio (AFI: [ˈbɔbbjo][5]; Bòbi in dialetto bobbiese e piacentino, Bêubbi in ligure) è un comune italiano di 3 431 abitanti[2] della provincia di Piacenza, in val Trebbia, in Emilia-Romagna. Il territorio, abitato fin dal neolitico con insediamenti celto-liguri, divenne romano nel 14 a.C. e nel IV secolo si formò il borgo fortificato di Castrum Bobium, ma la sua storia si identifica con quella dell'Abbazia di San Colombano fondata nel 614.
Il 14 febbraio 1014 ebbe il titolo di Città, divenendo Diocesi, Contea vescovile, Comune e cingendosi di mura; prima indipendente come Feudo imperiale, una breve parentesi come Signoria dei Malaspina, poi sotto il Ducato di Milano come Contea imperiale autonoma dei Dal Verme, e infine nel Regno di Sardegna sotto i Savoia. Libero comune dall'inizio del XII secolo, combatté con la Lega Lombarda contro il Barbarossa a Legnano. Provincia sotto il Dipartimento di Genova fino all'unità d'Italia, fino al 1923 fu parte della provincia di Pavia, poi passò alla provincia di Piacenza. Fu sede vescovile residente fino al 1986, tuttora è sede vescovile, in accorpamento con la Diocesi di Piacenza forma la Diocesi di Piacenza-Bobbio.
La città è sede della nuova Unione di comuni: Unione montana Valli Trebbia e Luretta. È una meta turistica nota per il suo passato di arte e cultura. Il centro storico ha mantenuto intatte le caratteristiche del borgo medievale. Simbolo della cittadina è il Ponte Vecchio detto anche Ponte Gobbo[6] (o Ponte del Diavolo), un ponte in pietra romanico di origine incerta, che attraversa il fiume Trebbia con 11 arcate irregolari. Domina il Santuario di Santa Maria in Monte Penice, che si trova sulla cima del monte omonimo.
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :Bertolin - Emilia Romagna