Bollettino di guerra n. 887

Il tenente generale Luigi Cadorna

Il bollettino di guerra n. 887 fu un comunicato emanato il 28 ottobre 1917 dal comando supremo militare italiano e firmato dal generale capo di stato maggiore Luigi Cadorna, con il quale il comandante del Regio Esercito riassumeva gli avvenimenti successivi allo sfondamento austro-tedesco di Caporetto, indicando genericamente alcuni reparti italiani della 2ª Armata quali colpevoli della disfatta sul fronte italiano[1]. La versione originale del comunicato, poi emendata dal governo per la sua diffusione pubblica, indicava la causa della sconfitta e della successiva ritirata fino al Piave alla mancata resistenza di alcuni reparti «vilmente ritiratisi senza combattere» e «ignominiosamente arresisi al nemico»[2].

Il governo Boselli agì in questo modo a causa dell'indeterminatezza del comunicato, della mancanza di autocritica da parte dei comandi e, soprattutto, della totale colpevolizzazione della truppa per la rotta; ma non fu possibile modificare il bollettino destinato all'estero, dato che fu trasmesso simultaneamente a Roma e a una stazione radiotelegrafica addetta allo scopo. Tra gli italiani circolò dunque una versione lievemente modificata nella parte iniziale, ma che fu comunque sufficiente a gettare nello sconforto l'opinione pubblica, mentre all'estero fu immediatamente diffusa la versione originale, producendo «gravissima impressione in ogni ambiente»[3][2].

  1. ^ Labanca, pp. 9-10.
  2. ^ a b Gibelli, p. 264.
  3. ^ Tranfaglia, p. 103.

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