San Bonaventura da Bagnoregio | |
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Il santo in una tempera ad olio di Vittore Crivelli, dipinta attorno al 1500 | |
Cardinale vescovo di Albano e dottore della Chiesa | |
Nascita | 1217/1221 a Bagnoregio |
Morte | 15 luglio 1274 a Lione |
Venerato da | Chiesa cattolica e Chiesa anglicana |
Canonizzazione | 14 aprile 1482 da papa Sisto IV |
Ricorrenza | 15 luglio, 14 luglio (Messa tridentina) |
Attributi | Bastone pastorale, galero cardinalizio, libro, crocifisso e angelo |
Patrono di | Facchini, fattorini, teologi e tessitori |
Bonaventura da Bagnoregio, O.Min. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Bonaventura, opera di Claude François, dipinto tra il 1650 e il 1660 | |
Incarichi ricoperti | |
Nato | 1217/1221 a Bagnoregio |
Nominato vescovo | 3 giugno 1273 da papa Gregorio X |
Consacrato vescovo | 11 novembre 1273 da papa Gregorio X |
Creato cardinale | 3 giugno 1273 da papa Gregorio X |
Deceduto | 15 luglio 1274 a Lione |
Bonaventura da Bagnoregio (Bagnoregio, 1217/1221 – Lione, 15 luglio 1274) è stato un cardinale, filosofo e teologo italiano. Denominato Doctor Seraphicus, studiò e insegnò alla Sorbona di Parigi e fu amico di san Tommaso d'Aquino.[1]
Venne canonizzato da papa Sisto IV nel 1482 e proclamato Dottore della Chiesa da papa Sisto V nel 1588. È considerato uno tra i più importanti biografi di san Francesco d'Assisi. Alla sua biografia — la Legenda Maior — si ispirò Giotto per il ciclo delle storie sul Santo nella basilica di Assisi.
Dal 1257 al 1274 fu ministro generale dell'Ordine francescano, del quale è ritenuto quasi un secondo fondatore. Sotto la sua guida furono pubblicate le Costituzioni narbonesi, su cui si basarono tutte le successive costituzioni dell'Ordine.
La visione filosofica di Bonaventura partiva dal presupposto che ogni conoscenza inizi dai sensi: l'anima conosce Dio e se stessa senza l'aiuto dei sensi esterni. Risolse il problema del rapporto tra ragione e fede in chiave platonico-agostiniana.
È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che celebra la sua memoria obbligatoria il 15 luglio (il 14 luglio nella liturgia precedente il Vaticano II).