Borr o Burr (talvolta reperibile nella forma anglicizzate di Bor e Bur) è un personaggio della mitologia norrena, più precisamente era il figlio di Búri e padre di Odino, Víli e Vé[1].
È citato nella prima parte dell'Edda in prosa di Snorri Sturluson: il Gylfaginning, al canto VI:
«Hann gat son þann, er Borr hét, hann fekk þeirar konu, er Bestla hét, dóttir Bölþorns jötuns, ok fengu þau þrjá sonu. Hét einn Óðinn, annarr Vili, þriði Vé.»
«Egli [Buri] generò un figlio ch'ebbe come nome Borr, questi prese in moglie una donna di nome Bestla, figlia del gigante Bölþorn ed ebbero tre figli che si chiamarono l'uno Odino, l'altro Víli, il terzo Vé.»
Dopo questa citazione, non si ritrova più il nome di Borr nell'Edda in prosa. Nella poesia scaldica e nell'Edda poetica Odino è spesso definito col kenning di "figlio di Borr" ma non si aggiunge nient'altro sul padre.
Proprio per questa mancanza di informazioni il ruolo di Borr nella mitologia non è molto chiaro e non è certo che venisse venerato come una divinità.