Bretwalda è un titolo nobiliare sassone (equivalente a re), che venne forse usato da alcuni dei monarchi dei reami d'Inghilterra (la cosiddetta "eptarchia anglosassone"), nella seconda metà del I millennio d.C. Un tale re era considerato come il signore di diversi regni anglosassoni. Non si trattava di un titolo in quanto tale, e certamente non venne ereditato né mantenuto all'interno di un regno. La maggior parte dei bretwalda dovette combattere per ottenere il potere; la violenza non mancava mai nella politica anglosassone.
Il termine deriva dall'anglosassone bretanwealda, "signore di Britannia" — riferendosi alle pretese di signoria dei re sassoni sui Britanni.
Contrariamente a quanto si crede comunemente, san Beda il Venerabile non usa il titolo di Bretwalda per i primi sette re del seguente elenco. La parola appartiene infatti all'antico inglese, mentre Beda scriveva in latino. Egli definisce il potere di questi re con il termine di imperium. La Cronaca anglosassone utilizza Beda come fonte per i primi sette re e vi aggiunge i successivi re del Wessex, principalmente perché di origine sassone occidentale. Il termine bretwalda è problematico e viene accantonato in favore della parola "signore", che meglio descrive le relazioni che il re teneva con gli altri vari re e popoli della Britannia.
Un bretwalda esercitava la signoria su diversi altri regni, spesso acquisiti tramite matrimoni. Un chiaro segno di signoria era la concessione ad un territorio degli statuti propri di un altro regno. Quando un re di un grande regno, come ad esempio la Mercia, governava come bretwalda su un altro grande regno, come ad esempio l'Anglia Orientale, il rapporto era più equo che nel caso in cui il suo potere si estendesse su uno più piccolo, come ad esempio quello di Hwicce.