Bryher

Bryher
Bryher, Hell Bay
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Atlantico
Coordinate49°57′02″N 6°19′44″W
ArcipelagoIsole Scilly
Geografia politica
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Nazione costitutivaInghilterra (bandiera) Inghilterra
RegioneSud Ovest
Contea Cornovaglia
Autorità unitariaIsole Scilly
Demografia
Abitanti84 (2001)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Bryher
Bryher
voci di isole del Regno Unito presenti su Wikipedia

Bryher (cornico Breyer, il posto delle colline) è la più piccola delle cinque isole abitate dell'arcipelago delle Isole Scilly; ha una lunghezza di 2 km, una larghezza massima di 1 km e una superficie di 134 ettari, compresa Shipman Head, che si eleva per 42 m all'estremità settentrionale dell'isola.[1]

Bryher è situata a ovest di Tresco, da cui è separata dal Tresco Channel, un tempo il principale punto di approdo delle isole e che oggi lascia emergere i propri fondali sabbiosi durante le basse maree. Al largo dell'estremità meridionale di Bryher si trova l'isola disabitata di Samson. Durante le più estreme basse maree sizigiali, è possibile passare a piedi da una all'altra delle tre isole. La zona centrale dell'isola è per lo più pianeggiante, con campi arabili, pascoli e abitazioni, ed è l'area dove vive la maggior parte della popolazione. Sul versante occidentale si trova il lago di acqua salmastra denominato Great Pool, su cui si affaccia lo Hell Bay Hotel, mentre a sud si trovano spiagge sabbiose (elemento diffuso sull'isola), di cui Rushy Bay è un buon esempio. L'isola rientra nella Heritage Coast delle Isole Scilly, fa parte dell'"Area di Eccezionale Bellezza Naturale" delle Isole Scilly e il terreno non coltivato è affittato dal Ducato di Cornovaglia all'Isles of Scilly Wildlife Trust, che si avvale di pony e bestiame[2] al pascolo per regolare le aree caratterizzate da crescita eccessiva, nell'ambito del progetto denominato Waves of Heath. Il nome dell'isola è registrato come Brayer nel 1336 e Brear nel 1500.

  1. ^ Rosemary Parslow, The Isles of Scilly, Londra, HarperCollins, 2007, ISBN 978-0-00-220151-3.
  2. ^ Western Morning News article, su thisiswesternmorningnews.co.uk. URL consultato il 28 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

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