CST-100 Starliner | |
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Dati generali | |
Operatore | Boeing |
Nazione | Stati Uniti |
Principale costruttore | Boeing |
Tipo di missioni | Navetta con equipaggio |
Orbita | Orbita terrestre bassa |
Durata della missione | 60 ore (volo libero) 210 giorni (attraccata) |
Equipaggio | fino a 7 |
Operatività | |
Status | In sviluppo |
Primo lancio | 20 dicembre 2019, 11:36 UTC |
Esemplari costruiti | 3 |
Esemplari lanciati | 3 |
Il CST-100 Starliner (Crew Space Transportation-100) è una capsula spaziale sviluppata da Boeing in collaborazione con Bigelow Aerospace, aziende private entrate nel programma Commercial Crew Development (CCDev) della NASA. La sua missione primaria è quella di trasportare gli equipaggi della Stazione spaziale internazionale[1] e di eventuali stazioni spaziali private, come la programmata Bigelow Aerospace Commercial Space Station[2]. Starliner è composta da una capsula per l'equipaggio riutilizzabile e da un modulo di servizio non riutilizzabile.
Esternamente è simile alla capsula Orion costruita dalla Lockheed Martin per la NASA[3]. La capsula ha un diametro di 4,56 metri[1], è più grande dell'Apollo CSM ma più piccola della Orion[4]. La navetta CST-100 può ospitare un equipaggio di sette persone, può restare in orbita attraccata ad una stazione fino a sette mesi ed è riutilizzabile fino a dieci missioni[5]. Inoltre è compatibile con diversi vettori, come l'Atlas V, il Delta IV o il Falcon Heavy, ed il futuro Vulcan[6]. Il veicolo di lancio è l'Atlas V[7], e le missioni impiegano il complesso di lancio 41 della Cape Canaveral Air Force Station, in Florida.
Nella prima fase del programma Commercial Crew Development (CCDev) la NASA conferì a Boeing un contratto di 18 milioni di dollari per uno studio preliminare[8]. Nella seconda fase Boeing ottenne 93 milioni di dollari per un ulteriore studio[9]. Il 3 agosto 2012 la NASA annunciò che Boeing aveva ottenuto un contratto di 460 milioni di dollari per continuare così a lavorare sul CST-100 sotto il programma Commercial Crew Integrated Capability (CCiCap)[10]. Il 16 settembre 2014 la NASA ha selezionato il CST-100, assieme al Dragon 2 di SpaceX, per il programma Commercial Crew Transportation Capability (CCtCap), con un contratto di 4,2 miliardi di dollari[11]. Il primo volo di prova senza equipaggio (Boeing Orbital Flight Test) è avvenuto a fine 2019. La navetta ha raggiunto l'orbita ma a causa di malfunzionamenti non è riuscita ad attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale. La missione è terminata con il rientro anticipato a Terra[12][13]. La NASA ha concordato con Boeing una ripetizione del volo di test (Boeing Orbital Flight Test 2), che ha raggiunto con successo la ISS a maggio 2022[14][15]. Il primo volo di test con equipaggio (Boeing Crewed Flight Test) era previsto per il 6 maggio 2024 [16] ma è stato rinviato al 1 Giugno a causa di un difetto su una valvola di gestione dell'idrogeno. Il tentativo del 1 giugno è stato rinviato di 24 ore a causa di un problema tecnico, nelle ore successive è stato deciso di rinviare il lancio al 5 giugno, che è avvenuto alle 14:52 UTC.[17]