La cosiddetta Cabala cristiana fu un movimento mistico e speculativo, sorto nel XV secolo tra pensatori non ebrei ed ebrei convertiti al Cristianesimo. Elementi di fondo di tale movimento erano la convinzione che gli insegnamenti occulti della Cabala ebraica[2] fossero compatibili con la verità cristiana, il tentativo quindi di armonizzarli a tale verità e in qualche caso la pretesa che tali insegnamenti rinviassero, in definitiva, alla verità cristiana.[3][4][5]
La Cabala cristiana usò procedure simili a quella ebraica, come la ghematria, ma utilizzò, oltre che la lingua ebraica, il greco o il latino.[6]
Un esempio del sincretismo del movimento è il Pentagrammaton (nome a cinque lettere) che rappresenterebbe il nome segreto di Gesù. La lettera Šin ש, che rappresenta lo Spirito Santo, "scende" nel nome di Yahweh a comporre il nome del figlio Gesù.
Il risultato differisce in molti punti dalla cabala ebraica e si avvicina di più all'esoterismo.[6]
Il più famoso esponente della Cabala cristiana è Pico della Mirandola che la espose nel suo Conclusiones philosophicae, cabalisticae et theologicae (Conclusioni filosofiche, cabalistiche e teologiche).[7]
Un'introduzione alla moderna cabala cristiana, da un punto di vista mistico, è il libro The Mystical Qabalah (La Cabala mistica) della scrittrice britannica Dion Fortune (1890-1946).