Caldera di Silverthrone | |
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Stato | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 3 160[1] m s.l.m. |
Catena | Montagne del Pacifico |
Ultima eruzione | sconosciuto: l'ultima risale forse a più di 1.000 anni fa[1] |
Codice VNUM | 320160 |
Coordinate | 51°26′N 126°18′W |
Mappa di localizzazione | |
La caldera di Silverthrone (in inglese Silverthrone Caldera) è un complesso vulcanico potenzialmente attivo situato nel sud-ovest della Columbia Britannica, in Canada, distante 350 km a nord-ovest della città di Vancouver e circa 50 km a ovest del monte Waddington nelle Montagne del Pacifico (Pacific Ranges), comprese a loro volta nelle Montagne Costiere.[2] La caldera è una delle maggiori tra le poche presenti in Canada occidentale, misurando circa 30 km di lunghezza (asse nord-sud) e 20 di larghezza (est-ovest).[1] Il monte Silverthrone, un duomo di lava eroso sul fianco settentrionale della caldera e alto 2.864 m, risulta tra i vulcani più elevati del Canada.[1]
I principali ghiacciai nell'area della caldera sono il Pashleth, il Kingcome, il Trudel, il Klinaklini e il Silverthrone. La maggior parte del sito giace nel campo di ghiaccio di Ha-Iltzuk, il più vasto localizzato nella metà meridionale delle Montagne Costiere; si tratta di uno dei cinque campi di ghiaccio nella Columbia Britannica sudoccidentale assottigliatisi dalla metà degli anni '80 a causa del surriscaldamento globale.[3] Quasi la metà del ghiacciaio Klinaklini alimenta il corso d'acqua omonimo, mentre altro generano falde e corsi d’acqua minori.[3]
La caldera del Silverthrone si colloca in una località remota e viene raramente visitata o studiata da geoscienziati, inclusi i vulcanologi. Può essere raggiunta in elicottero o, con difficoltà maggiori, compiendo un'escursione lungo una delle numerose valli fluviali che si estendono dalla costa della Columbia Britannica o dall'Interior Plateau.[1]