Campagna d'Egitto parte delle guerre rivoluzionarie francesi | |||
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Il generale Bonaparte alla battaglia delle Piramidi | |||
Data | 1798-1801 | ||
Luogo | Egitto e Siria | ||
Esito | Vittoria turca e britannica | ||
Modifiche territoriali | conquista temporanea dell'Egitto (1799-1801) da parte francese | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Per campagna d'Egitto si intendono l'insieme delle operazioni militari svolte in Egitto e Siria nel periodo 1798-1801 iniziate con lo sbarco ad Alessandria dell'Armata d'Oriente francese guidata dal generale Napoleone Bonaparte, che riuscì a sgominare la resistenza dei mamelucchi e a conquistare l'Egitto. Tuttavia, dopo la distruzione della flotta francese nella battaglia navale di Abukir, le truppe francesi si trovarono isolate in Oriente ed anche l'invasione della Siria condotta dal generale Bonaparte, dopo alcuni successi, terminò con un fallimento a San Giovanni d'Acri.
Dopo questi avvenimenti, il generale Bonaparte decise nell'estate 1799 di cedere il comando al generale Jean-Baptiste Kléber e ritornare in Francia dove era in corso la guerra della seconda coalizione e dove la situazione politica era poco chiara. L'Armata d'Oriente continuò a resistere ancora fino all'estate 1801 quando fu infine costretta alla capitolazione il 30 agosto 1801 sotto gli attacchi dell'esercito turco e del corpo di spedizione britannico sbarcato in Egitto il 6 marzo 1801. Le truppe francesi poterono ritornare in patria.
La campagna d'Egitto, costellata da battaglie ed episodi celebri dell'epopea napoleonica, contribuì, nonostante il fallimento finale, ad accrescere la fama e il prestigio del generale Bonaparte ed ebbe grande importanza politica e culturale per la storia dell'Egitto e del Medio Oriente.