Campionato europeo femminile FIRA 2012 | |
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Competizione | Campionato europeo FIRA |
Sport | Rugby a 15 |
Edizione | 17ª |
Organizzatore | Rugby Europe e Federazione Italiana Rugby |
Date | dal 12 maggio 2012 al 19 maggio 2012 |
Luogo | Italia |
Partecipanti | 4 |
Formula | girone unico |
Risultati | |
Vincitore | Inghilterra (5º titolo) |
Secondo | Francia |
Vincitore Pool B | Svezia |
Statistiche | |
Miglior marcatore | Lydia Thompson (30) |
Record mete | Lydia Thompson (6) |
Incontri disputati | 6 |
Cronologia della competizione | |
Il campionato europeo femminile FIRA 2012 fu la 17ª edizione del campionato europeo di rugby a 15 femminile ufficialmente organizzato dalla FIRA - AER.
La prima divisione del campionato si tenne in Italia dal 12 al 19 maggio 2012 allo stadio Quercia di Rovereto[1] tra le Nazionali di Inghilterra, Francia, Italia e Spagna; la seconda divisione, anch’essa a 4 squadre, si tenne a Enköping, in Svezia, dal 3 al 7 maggio.
Entrambe le divisioni di torneo fecero funzioni di primo turno di qualificazione europea alla Coppa del Mondo 2014
Nella prima giornata l’Inghilterra batté 61-0 la Spagna mentre invece l’Italia fu sconfitta dalla Francia 19-22 dopo essere riuscita a risalire nel punteggio da 3-12 per arrivare fino a 16-12, ancora 19-17 per poi subìre una meta a due minuti dalla fine[2]; nella seconda giornata di torneo le inglesi batterono le atlete italiane per 32-8[3] al termine di una prova dove le padrone di casa riuscirono a contenere una delle formazioni più dotate del panorama femminile continentale[3]; la Francia, invece batté la Spagna con un 60-3 perentorio frutto di dieci mete (una meno di quelle incassate nel turno precedente da parte delle inglesi) la metà delle quali trasformate. Gli incontri della terza giornata furono di fatto delle finali di consolazione (Italia-Spagna) e per il titolo (Francia-Inghilterra); l’Italia, battendo 54-3 la Spagna, conquistò il terzo posto[4] mentre invece, al termine di una partita in bilico fino al termine, fu l’Inghilterra ad avere la meglio sulla Francia proprio allo scadere, con una meta di Emily Scarratt all’80’ che ribaltò il risultato favorevole alle transalpine fino a quel momento in vantaggio per 25-22[4]; la successiva trasformazione portò il risultato sul definitivo 29-22 per le inglesi, che così si laureaorono campionesse d’Europa.
A vincere il torneo di seconda divisione, invece, furono le padrone di casa della Svezia che, in finale, batterono 10-3 i Paesi Bassi[5]; entrambe le squadre furono ammesse a partecipare al torneo di qualificazione che si tenne l’anno successivo in Spagna.