Campo di concentramento di Lobor campo di concentramento | |
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Nome originale | Koncentracijski logor Lobor |
Stato | ![]() |
Stato attuale | ![]() |
Città | Lobor |
Coordinate | 46°07′16″N 16°04′03″E |
Attività | 9 agosto 1941 - novembre 1942[1] |
Uso precedente | Palazzo della famiglia Keglević |
Gestito da | Ustascia |
Detenuti | |
Vittime | 200 |
Il campo di concentramento di Lobor, anche noto come campo di concentramento di Loborgrad (in croato: Koncentracijski logor Lobor) fu istituito il 9 agosto 1941 nello Stato Indipendente di Croazia, nel palazzo abbandonato della famiglia Keglević a Lobor, per ospitare bambini e donne serbi ed ebrei.
I suoi detenuti furono sottoposti a torture sistematiche, rapine e omicidi di individui definiti come "indisciplinati". Tutte le detenute più giovani del campo di Lobor furono sottoposte a stupri. Più di 2 000 persone erano detenute in questo campo e almeno 200 vi morirono. Tutti i bambini e le donne sopravvissuti furono trasportati e uccisi nel campo di concentramento di Auschwitz nell'agosto 1942.