Principale centro abitato[9][10][11][12] del Sulcis[13][14][15][16][17][18][19][20], Carbonia è la nona città in Sardegna per numero di abitanti[2], nonché la più popolosa della provincia[2] e in generale dell'intero sud-ovest sardo. Il centro nacque negli anni trenta del Novecento per ospitare le maestranze impiegate nelle miniere di carbone che furono avviate in quegli stessi anni nel territorio dal regime fascista per sopperire alle necessità energetiche dell'Italia negli anni dell'autarchia. In particolare Carbonia, il cui nome indica letteralmente il luogo o la terra del carbone a testimonianza della sua vocazione mineraria[21], fu costruita a ridosso della miniera di Serbarìu, sostituendo l'omonimo comuneottocentesco, il cui borgo è ora completamente inglobato come rione sud-orientale della città.
Terminata l'epopea mineraria, Carbonia è diventata centro di servizi per il territorio, basando la sua economia principalmente sul settore terziario[21] e sull'industria[21], grazie alla vicina area industriale di Portovesme, nel comune di Portoscuso.
^Carbonia, su Dizionario italiano multimediale e multilingue d'ortografia e pronunzia, Rai. URL consultato il 7 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).
^Sardegna Mappe, su Sardegnageoportale.it, Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato il 21 ottobre 2016.
^Il Comune capoluogo della Provincia del Sud Sardegna è Carbonia, su provincia.carboniaiglesias.it, Gestione commissariale ex provincia di Carbonia-Iglesias, 31 maggio 2016. URL consultato il 1º giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2019).