Carles Puigdemont i Casamajó | |
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9º Presidente della Generalitat de Catalunya | |
Durata mandato | 12 gennaio 2016 – 28 ottobre 2017 |
Vice presidente | Oriol Junqueras i Vies |
Predecessore | Artur Mas i Gavarró |
Successore | Soraya Sáenz de Santamaría (commissario straordinario) |
Coalizione | Junts pel Sí |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 2 luglio 2019 – 10 giugno 2024 |
Legislatura | IX |
Gruppo parlamentare | Non iscritti |
Coalizione | Junts per Catalunya - Lliures per Europa |
Circoscrizione | Spagna |
Membro del Parlamento della Catalogna | |
In carica | |
Inizio mandato | 10 giugno 2024 |
Legislatura | XV |
Coalizione | Junts |
Circoscrizione | Barcellona |
Durata mandato | 17 gennaio 2018 – 30 luglio 2018 |
Legislatura | XIII |
Coalizione | JxCat |
Circoscrizione | Barcellona |
Durata mandato | 10 giugno 2006 – 27 ottobre 2017 |
Legislatura | IX, X, XI, XII |
Coalizione | CDC (fino al 2016) PDeCAT (dal 2016) |
Circoscrizione | Gerona |
Sindaco di Gerona | |
Durata mandato | 1º luglio 2011 – 11 gennaio 2016 |
Predecessore | Anna Pagans |
Successore | Albert Ballesta |
Coalizione | Convergenza e Unione |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | The Right Honourable |
Partito politico | Junts per Catalunya (dal 2020) Precedenti: CDC (1983-2016) Partito Democratico Europeo Catalano (2016-2020) |
Titolo di studio | Diploma di scuola superiore |
Professione | Giornalista |
Firma | ![]() |
Carles Puigdemont i Casamajó (pron. catalana: [ˈkarɫəs ˌpudʒðəˈmon i kazəməˈʒo] · ; Amer, 29 dicembre 1962) è un politico e giornalista spagnolo, presidente della Generalitat de Catalunya dal 12 gennaio 2016 al 28 ottobre 2017, giorno del commissariamento regionale.[1]
Eletto Presidente della Generalitat nel 2016,[2] dopo un'esperienza da sindaco di Gerona (2011-2016) e una lunga carriera giornalistica, è membro del Partito Democratico Europeo Catalano e dunque fermo sostenitore dell'indipendenza catalana. In seguito al referendum sull'indipendenza del 1º ottobre 2017, il 27 ottobre dello stesso anno dichiara l'indipendenza della Catalogna dalla Spagna;[3] ciò determina l'immediata applicazione, da parte del Primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, dell'articolo 155 della Costituzione, in base al quale la Catalogna viene commissariata e Puigdemont destituito con tutto il suo governo.[1] Denunciato per ribellione, sedizione e appropriazione indebita di denaro, per sottrarsi all'arresto Puigdemont si rifugia in Belgio insieme ad altri quattro ex consiglieri.[4][5] In seguito alla vittoria nelle elezioni regionali del 2017, il neo-presidente del Parlamento catalano Roger Torrent (ERC) annuncia l'intenzione di voler nuovamente Puigdemont nel ruolo di Presidente della Generalitat,[6][7] cosa però impossibile data l'assenza dello stesso dalla Catalogna (e al suo posto viene eletto Quim Torra).[8] Dal 25 marzo al 6 aprile 2018 si è trovato in stato d'arresto in Germania presso il penitenziario di Neumünster.[9][10] Alle elezioni europee del 26 maggio 2019 viene invece eletto europarlamentare: tuttavia, non essendo rientrato in Spagna per giurare[11], il suo mandato viene riconosciuto dal Parlamento europeo solo in seguito a una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nel dicembre 2019.[12]
È considerato dagli indipendentisti il presidente dell'autoproclamata "Repubblica Catalana", la quale però non dispone di istituzioni o di qualche effettività, né gode di alcun riconoscimento giuridico o diplomatico.[3][13]