Carlo Giuliani (Roma, 14 marzo 1978 – Genova, 20 luglio 2001) è stato un manifestante che ha preso parte alle proteste del movimento no-global, venendo ucciso da un carabiniere, durante i fatti del G8 di Genova.
In relazione all'uccisione, il carabiniere ausiliario Mario Placanica è stato indagato per omicidio e poi prosciolto dalla giustizia italiana e da quella europea avendo agito per legittima difesa contro Giuliani che, a volto coperto, tentava di colpirlo con un estintore. La Corte europea dei diritti dell'uomo, alla quale la famiglia Giuliani aveva fatto ricorso, ha infatti accolto la ricostruzione italiana in merito ai fatti specifici della morte, ma ha criticato la gestione dei sistemi di sicurezza attorno al vertice da parte dell'Italia, poiché ne avrebbe minimizzato i rischi. In conseguenza di ciò, inizialmente, la Corte dispose un risarcimento di 40 000 euro ai familiari di Giuliani a carico dello Stato italiano.[1] La stessa Corte ha infine assolto lo Stato Italiano con sentenza definitiva nel 2011.[2][3]