Il cartello di Sinaloa o cartello del Pacifico o organizzazione Guzmán-Loera è un cartello di trafficanti di droga messicani che opera negli stati di Sinaloa, Sonora e Chihuahua. Gestisce un traffico di droga che negli ultimi anni ha cominciato a estendersi anche in Europa (Francia, Regno Unito e Paesi Bassi), nel 2011 sono stati arrestati 3 presunti esponenti del cartello a Lipa City nelle Filippine per traffico di metanfetamine[1].
Il capo del cartello era Ismael Zambada García (catturato il 25 luglio 2024) e prima di lui furono Joaquín Guzmán e Héctor Luis Palma Salazar, ora entrambi in carcere. Gestiscono il traffico di droga colombiano, la marijuana messicana e l'eroina messicana e del sud-est asiatico; sono anche produttori di oppio e marijuana.
Alla fine degli anni ottanta la DEA americana credeva che il cartello del pacifico fosse la più grande organizzazione trafficante in droga operante in Messico. A metà degli anni novanta si credette fosse per dimensioni più grande del cartello di Medellín. Si pensa sia collegato con il Cartello di Juárez, in un'alleanza strategica seguendo l'alleanza dei loro rivali: il Cartello del Golfo e il Cartello di Tijuana.
La United States Intelligence Community la considera l'organizzazione più forte al mondo nel traffico di droga anche per il suo giro d'affari che si estende in tutti e 6 i continenti: Africa, America meridionale, America settentrionale, Asia, Europa e Oceania[2][3][4]. Inoltre si stima che ci siano solo nello Stato di Sinaloa circa 3.000 affiliati, mentre in tutto il resto del Messico circa 15.000.