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«Io penso, dunque sono, ossia esisto.»
Renato Cartesio[2] (AFI: /karˈtɛzjo/[3]; in francese René Descartes[4], [ʁə'ne de'kaʁt]; in latino Renatus Cartesius; La Haye en Touraine, 31 marzo 1596 – Stoccolma, 11 febbraio 1650) è stato un filosofo e matematico francese, fra i principali fondatori della matematica e della filosofia moderne[5][6].
Cartesio estese la concezione razionalistica di una conoscenza ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche a ogni aspetto del sapere, dando vita a ciò che oggi è conosciuto con il nome di razionalismo continentale, una posizione filosofica dominante in Europa tra il XVII e il XVIII secolo.
- ^ Renato Cartesio, Discorso sul metodo (1637), Mondadori, Milano 1993, pp. 34, 90 e nota 6. L'altra formulazione più nota del principio cartesiano è in Principia philosophiae (1644), I, IV e X passim (ove si dice: «... . questa conoscenza, io penso, dunque sono, è la prima e la più certa che si presenta a chi s'appresti a filosofare secondo un certo ordine»).
- ^ • Giancarlo Pasquali, Epitome del pensiero politico occidentale, Edizioni Nuova Cultura, 23 dicembre 2016, ISBN 978-88-6812-714-5. URL consultato l'8 gennaio 2022.
• Maurizio Pancaldi, Mario Trombino e Maurizio Villani, Atlante della filosofia: gli autori e le scuole, le parole, le opere, Hoepli, 2006, ISBN 978-88-203-3620-2. URL consultato l'8 gennaio 2022.
- ^ Luciano Canepari, Cartesio, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Altra grafia diffusa soprattutto ai tempi dell'autore: René Des-Cartes.
- ^ Rolando Zucchini, Gli asintoti: Storia, geometria e analisi delle rette tangenti all'infinito, Mnamon, 2014. cap.II
- ^ Gustavo Bontadini, Studi di filosofia moderna, Vita e Pensiero, 1996, p. 395 e sgg.