Il caso Azaria Chamberlain riguarda la scomparsa di una bambina australiana la notte del 17 agosto 1980 durante un campeggio con la famiglia; il suo corpo non fu mai ritrovato. I suoi genitori dichiararono che era stata portata via dalla loro tenda da un dingo; questa versione non fu ritenuta credibile e, nonostante l'assenza del corpo, del movente e di testimoni, i due genitori vennero processati e condannati per omicidio fino a quando, grazie a un brandello del vestito della bambina ritrovato tre anni dopo vicino a una tana di dingo furono aperte nuove inchieste che portarono all'annullamento della condanna; nel 2012, 32 anni dopo la morte di Azaria, la versione dei fatti dei Chamberlain fu ufficialmente riconosciuta da un medico legale.
Sono stati scritti numerosi libri sul caso ed esistono diversi riferimenti del caso nella cultura popolare, come il modo di dire in lingua inglese "A dingo ate my baby" ("Un dingo ha mangiato il mio bambino"). La storia divenne un film per la televisione, un lungometraggio intitolato Un grido nella notte, una miniserie televisiva, una commedia, un concept album della band australiana The Paradise Motel e un'opera teatrale (Lindy di Moya Henderson).