Ceramica protogeometrica

Hydria protogeometrica, da Limantepe (Izmir)

La ceramica protogeometrica è la produzione vascolare della civiltà greca che si pone tra la fine del submiceneo e l'inizio dello stile geometrico, ossia tra il 1050 e il 900 a.C. È il primo momento di rinascita tecnologica e creativa nell'antica Grecia dopo il crollo della cultura minoico-micenea e dell'arte palaziale. Nel nuovo stile è l'Attica la regione greca maggiormente creativa, forse con qualche iniziale influenza proveniente da Cipro, come suggerito dall'adozione del pennello multiplo. Ad Atene gli scavi nel Ceramico e nell'Agora hanno permesso di ricostruirne l'evoluzione; altrove i ritrovamenti sono insufficienti alla definizione coerente degli stili regionali e lo stile attico viene frequentemente usato come paradigma del protogeometrico inteso come un insieme unico e valido per la Grecia intera. Per convenzione la transizione dal submiceneo viene generalmente posta al X secolo a.C.

La decorazione astratta ma spontanea e poco curata della ceramica viene trasformata dai ceramisti protogeometrici attici in un sistema ordinato e rigoroso che vive in rapporto con le forme del vaso. Lo stile, che dipende dall'alternarsi di zone chiare e scure, dalla composizione di parti distinte e chiaramente articolate, non dal singolo dettaglio, viene dagli studiosi generalmente posto alla base del successivo e durevole atteggiamento dell'arte greca nei confronti della forma.


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