Chewa | ||||||||||||
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Una maschera Chewa esposta al British Museum. | ||||||||||||
Nomi alternativi | Nyanja | |||||||||||
Luogo d'origine | Africa centro-meridionale | |||||||||||
Periodo | Da prima del Mille | |||||||||||
Popolazione | 14 350 000 (2025)[1] | |||||||||||
Lingua | Lingua chewa | |||||||||||
Religione | cristianesimo, animismo | |||||||||||
Gruppi correlati | Tumbuka, Nsenga e Bemba | |||||||||||
Distribuzione | ||||||||||||
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I Chewa o Nyanja sono un gruppo etnico dell'Africa centro-meridionale, presenti in Malawi, Zambia, Mozambico e Tanzania. Parlano la lingua chichewa, lingua ufficiale del Malawi. Sono noti per le loro maschere e le società segrete rituali note come Nyau, e per la loro abilità nell'agricoltura. Sono divisi in due grandi clan, i Phiri e i Banda; i primi sono legati alla monarchia e all'aristocrazia, i secondi alle tradizioni dei guaritori e dei mistici.
Da un punto di vista culturale e storico, i Chewa sono molto vicini ai Tumbuka, agli Nsenga, ai Bemba e altre etnie della zona. Sono discendenti dell'antico impero africano dei Maravi e per lungo tempo sono stati soggetti all'influenza del popolo Ngoni (di origine Zulu).