Chitina | |
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Nome IUPAC | |
poli(N-acetil-1,4-β-D-glucopiranosamina) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | (C8H13NO5)n |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 215-744-3 |
PubChem | 6857375 |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
La chitina (C8H13O5N)n, scoperta dal chimico e farmacista francese Henri Braconnot nel 1811, è uno dei principali componenti dell'esoscheletro degli insetti e di altri artropodi, della parete cellulare dei funghi, del perisarco degli idroidi ed è presente anche nella cuticola epidermica, in altre strutture superficiali di molti altri invertebrati e nella parete cellulare di alcune microalghe marine.[2][3] Dopo la cellulosa, infatti, la chitina è il più abbondante biopolimero presente in natura.[4]