Chitina

Chitina
Struttura di una molecola di chitina
Struttura di una molecola di chitina
Nome IUPAC
poli(N-acetil-1,4-β-D-glucopiranosamina)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare(C8H13NO5)n
Numero CAS1398-61-4
Numero EINECS215-744-3
PubChem6857375
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

La chitina (C8H13O5N)n, scoperta dal chimico e farmacista francese Henri Braconnot nel 1811, è uno dei principali componenti dell'esoscheletro degli insetti e di altri artropodi, della parete cellulare dei funghi, del perisarco degli idroidi ed è presente anche nella cuticola epidermica, in altre strutture superficiali di molti altri invertebrati e nella parete cellulare di alcune microalghe marine.[2][3] Dopo la cellulosa, infatti, la chitina è il più abbondante biopolimero presente in natura.[4]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 05.07.2012
  2. ^ (EN) Dhruv Sanjanwala, Vaishali Londhe, Rashmi Trivedi, Smita Bonde, Sujata Sawarkar, Vinita Kale e Vandana Patravale, Polysaccharide-based hydrogels for drug delivery and wound management: a review, in Expert Opinion on Drug Delivery, vol. 19, n. 12, 2 dicembre 2022, pp. 1664–1695, DOI:10.1080/17425247.2022.2152791, ISSN 1742-5247 (WC · ACNP), PMID 36440488.
  3. ^ WJ Tang, JG Fernandez, JJ Sohn e CT Amemiya, Chitin is endogenously produced in vertebrates, in Curr Biol, vol. 25, n. 7, 2015, pp. 897–900, DOI:10.1016/j.cub.2015.01.058, PMC 4382437, PMID 25772447.
  4. ^ Nelson, D.L., Cox, M.M., Lehninger Principles of Biochemistry, 7th, McMillan Learning, 2017, ISBN 978-1-4641-2611-6.

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