A causa dell'isolamento del paese, è difficile trovare informazioni sul cinema nordcoreano. La critica estera di solito non esprime pareri positivi sulle produzioni mentre le fonti ufficiali nazionali riportano elogi e complimenti molto spesso non veritieri e a fini propagandistici.
Il cinema nordcoreano raffigura personaggi eroici, votati all'ideale collettivo, nel quadro dell'edificazione del socialismo. Secondo Kim Jong-il, amante della settima arte e direttamente coinvolto nell'insieme della produzione nazionale, «il film deve possedere una grande forza sensibilizzatrice, come un articolo di fondo del giornale ufficiale del Partito ed essere in grado di anticipare la realtà. Spetta ad esso anche un ruolo nella mobilizzazione delle masse in ogni tappa della lotta rivoluzionaria».[1]
Secondo Muhammad Al Missouri, il cinema nordcoreano si distingue da molti altri cinema nazionali, che hanno uno scopo esclusivamente commerciale: «Il cinema qui [in Corea del Nord] tratta di volta in volta problemi importanti posti dalla rivoluzione e dall'edificazione e vi dà una risposta, precedendo anche la realtà. Serve dunque con efficacia a mobilitare le masse popolari».[2]