Cinema dell'orrore

Boris Karloff in Frankenstein (1931)

Il cinema dell'orrore o cinema horror è un genere cinematografico caratterizzato quasi sempre da personaggi immaginari e mostruosi, situazioni macabre, irrazionali o di origine soprannaturale e con atmosfere da brivido.[1][2][3] Il genere, presente già dagli albori del cinema muto, avrebbe continuato ad esserlo per tutto il XX secolo e oltre, con lungometraggi di grande successo, realizzati anche da grandi registi, che sarebbero entrati nella storia del cinema a partire da film come Nosferatu il vampiro (1922) di Murnau, Frankenstein di James Whale, Dracula di Tod Browning (1931), La mummia (1932) di Karl Freund, seguiti nei decenni successivi da altre opere di successo di altri grandi registi come Alfred Hitchcock, Federico Fellini, Werner Herzog o Stanley Kubrick che realizzarono rispettivamente Gli uccelli (1963), Tre passi nel delirio[4] (1968), Nosferatu, il principe della notte (1979) e Shining (1980).[1][3]

  1. ^ a b orróre - Cinema, su Sapere.it. URL consultato il 29 novembre 2014.
  2. ^ horror ‹hòrë› s. ingl., in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 29 novembre 2014.
  3. ^ a b HORROR in "Enciclopedia del Cinema", su treccani.it. URL consultato il 22 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2021).
  4. ^ Film a episodi, il suo è "Toby Dammit"

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