Circe | |
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Universo | Universo DC |
Lingua orig. | Inglese |
Autore | (Originale) Robert Kannigher, Harry G. Peter (Moderna) George Pérez |
Editore | DC Comics |
1ª app. | settembre/ottobre 1949 |
1ª app. in | Wonder Woman (vol. 1[1]) n. 37 |
Voci orig. | |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego |
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Sesso | Femmina |
Poteri |
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Affiliazione | Injustice Gang |
Circe è un personaggio immaginario che compare nei fumetti DC Comics e nei relativi media. Basata sulla figura mitologica greca omonima che imprigionò Ulisse nell'Odissea di Omero, è una maga malvagia e nemica di Wonder Woman. Circe comparve per la prima volta come un'incantevole donna bionda in Wonder Woman vol. 1 n. 37 (1949), scritto da Robert Kannigher e illustrato da Harry G. Peter. Ebbe un ritorno nella Silver Age, passando dal biondo ai capelli mori per combattere contro Rip Hunter in Showcase n. 21 nel 1959 (scritto da Jack Miller e illustrato da Mike Sekowsky), seguito da numerose comparse come nemica e come alleata di Superman e Supergirl in Action Comics e Superman's Girfriend, Lois Lane. Nel 1962, il suo "creatore" Robert Kannigher la contrappose contro i Sea Devils in Sea Devils n. 3, illustrato da Russ Heath. Ebbe un rilancio nella Bronze Age (questa volta con i capelli biondo/castani) in Wonder Woman n. 302 (1983), di Dan Mishkin e Gene Colan, ricomparendo spesso nei successivi due anni[2]. Circe fu reinventata nel 1988[3] dall'artista/scrittore George Pérez come parte del reboot del mito di Wonder Woman. Questa versione, con gli occhi rossi e i capelli viola, sarebbe divenuta una dei nemici principali post-Crisi di Wonder Woman. Circe fu reintrodotta ancora nel 2011 in Men of War vol. 2 n. 2 come parte del rilancio della continuità DC nota come The New 52. Questa versione del personaggio, con i capelli rossi e la pelle bianca, fu ideata dallo scrittore Ivan Brandon e illustrata da Tom Derenick.
Colore dei capelli a parte, tutte queste versioni di Circe hanno ottenuto le stesse caratteristiche: immortalità, bellezza innata, un potente controllo sulla magia, un'inclinazione a tramutare gli esseri umani in animali (come la sua controparte mitologica), e piacere nell'umiliare.