Classe Capitani Romani | |
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L'Attilio Regolo, prima unità della classe | |
Descrizione generale | |
Tipo | Esploratore oceanico |
Classe | Capitani romani |
Proprietà | Regia Marina Marina Militare Marine nationale |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | |
Lunghezza | 142,2 m |
Larghezza | 14,4 m |
Pescaggio | 4,9 m |
Propulsione | Vapore:
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Velocità | 41 nodi (75,93 km/h) |
Autonomia | 5 352 miglia a 18 nodi (9 912 km a 33,34 km/h) |
Equipaggio | 418 |
Armamento | |
Artiglieria |
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Mezzi aerei | no |
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La classe Capitani Romani di esploratori in origine detta classe Attilio Regolo, appartenne alla Regia Marina ed era formata da dodici esemplari i cui nomi erano stati presi dalla storia politico-militare dell'antica Roma; delle previste unità, però, solo otto furono quantomeno varate e di queste appena tre furono completate prima dell'armistizio di Cassibile: Attilio Regolo, Scipione Africano, Caio Mario, Cornelio Silla, Ottaviano Augusto, Giulio Germanico, Ulpio Traiano, Pompeo Magno. Le ultime quattro navi (Claudio Druso, Claudio Tiberio, Paolo Emilio, Vipsanio Agrippa) furono impostate ma, nel corso della seconda guerra mondiale, smantellate sugli scali. Dopo il conflitto il Germanico e il Pompeo Magno furono rimessi in efficienza, convertiti in cacciatorpediniere conduttori, ridenominati rispettivamente San Marco e San Giorgio e immessi in servizio con la Marina Militare.[1]