Classe Maestrale Classe Venti | |
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Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere |
Numero unità | 4 |
Proprietà | ![]() |
Costruttori | CNR |
Cantiere | Riva Trigoso e Ancona |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | normale: 2.025 t pieno carico: 2.235 t |
Lunghezza | fuori tutto: 106,7 m |
Larghezza | 10,3 m |
Pescaggio | 4,1 m |
Propulsione | 3 caldaie 2 gruppi di turbine a vapore su 2 assi Potenza 45.000 hp |
Velocità | 38 nodi (70,38 km/h) |
Autonomia | 4.000 n.mi. a 12 nodi |
Equipaggio | 168 |
Armamento | |
Artiglieria | alla costruzione:
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Siluri | 6 tubi lanciasiluri da 533 mm |
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La classe Maestrale, anche nota come classe Venti, costituita da 4 unità completate nel 1934, era una serie di cacciatorpediniere per la Regia Marina, realizzati come miglioramento dei tipi precedenti come la classe Folgore (classe Dardo II serie), ma con uno scafo più lungo di ben 10 metri, per migliorare la tenuta al mare. Le unità portavano tutte nomi di venti: Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco. Tutte le unità della classe, nonostante le loro dimensioni non particolarmente grandi, vennero inizialmente classificate “esploratori” (come i più grossi e potentemente armati "Leone" e "Navigatori"), venendo poi riclassificate come cacciatorpediniere solo nell'autunno 1936.
Inquadrati prima nella IV Squadriglia esploratori e poi nella X Squadriglia cacciatorpediniere della II Divisione incrociatori di base alla Spezia.
Dopo la seconda guerra mondiale il Grecale, sopravvissuto al conflitto, entrò a far parte della Marina Militare.