La collezione Torlonia è una collezione d'arte nata nell'Ottocento, tuttora in parte (la sezione di antichità) proprietà della famiglia Torlonia di Roma.
Nata sotto gli anni di dominazione napoleonica a Roma come una delle più grandiose collezioni europee del XIX secolo, sia per qualità sia per quantità delle opere, rappresenta di fatto l'ultima collezione in ordine cronologico tra quelle delle grandi famiglie romane che hanno caratterizzato il mecenatismo del XVI-XVII e XVIII secolo.[1]
Composta sia da opere pittoriche sia da reperti di antichità, deve la sua rilevanza proprio a quest'ultimo ambito, avendo la famiglia acquistato interi lotti di alcune delle principali raccolte archeologiche di Roma, su tutte quella della collezione Giustiniani.
Dopo che gran parte della quadreria fu smembrata nel corso della seconda metà dell'Ottocento, 382 opere, tra le principali del catalogo, vennero donate nel 1892 allo Stato italiano e da lì confluite alla Galleria nazionale d'arte antica di palazzo Barberini a Roma, mentre i 620 pezzi della raccolta di antichità sono rimasti di proprietà degli eredi della famiglia trovando collocazione nella storica villa familiare di porta Salaria, di cui la Fondazione Torlonia cura la conservazione, la gestione e gli interessi.[2]