Collisione stellare

Collisione simulata di due stelle di neutroni

Una collisione stellare è l'unione di due stelle[1] provocata dalla dinamica stellare all'interno di un ammasso stellare, o dal decadimento orbitale di una stella binaria per via di perdita di massa stellare o radiazioni gravitazionali, o per altri meccanismi non ancora ben conosciuti.

Gli astronomi prevedono che eventi del genere avvengano negli ammassi globulari della Via Lattea una volta ogni 10 000 anni.[2] Il 2 settembre 2008 gli scienziati osservarono per la prima volta una fusione stellare nella costellazione dello Scorpione (chiamata V1309 Scorpii), sebbene non si conosceva all'epoca che fosse il risultato di una fusione stellare.[3]

Qualsiasi stella nell'universo può collidere, sia che sia 'viva', ovvero con la fusione ancora attiva, o 'morta', quindi in cui non avviene fusione nucleare. Le nane bianche, stelle di neutroni, i buchi neri, le stelle della sequenza principale, le stelle giganti e le supergiganti sono oggetti molto diversi per quanto riguarda il tipo, la massa, la temperatura e il raggio, pertanto reagiscono in modo differente.[2]

Un evento di onde gravitazionali che avvenne il 25 agosto 2017, GW170817, il 16 ottobre 2017 fu riportato che fosse relativo alla fusione di due stelle di neutroni in una galassia lontana; fu la prima fusione osservata tramite la radiazione gravitazionale.[4][5][6]


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