Maigret | |
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Statua raffigurante il commissario Maigret a Delfzijl, nei Paesi Bassi | |
Universo | polizia parigina |
Nome orig. | Jules Amédée François Maigret |
Lingua orig. | Francese |
Autore | Georges Simenon |
Editore | Arthème Fayard, Gaston Gallimard, Presses de la Cité |
1ª app. | 1929 |
Ultima app. in | 1972 |
Editore it. | Mondadori, Adelphi |
1ª app. it. | 1933 |
Interpretato da | |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Etnia | francese |
Luogo di nascita | Saint-Fiacre (Allier) |
Data di nascita | 1887[1] |
Professione | Commissario di polizia |
Il commissario Maigret è un personaggio letterario creato da Georges Simenon, protagonista di settantacinque romanzi e ventotto racconti di genere poliziesco trasposti in numerose produzioni cinematografiche, radiofoniche e televisive.
L'autore lo descrive come un uomo dalla corporatura massiccia, ereditata dai suoi antenati contadini, largo di spalle, dall'aspetto distinto, ma dall'indole burbera, amante della buona cucina, bevitore accanito e fumatore di pipa.
Il suo metodo investigativo consiste nell'immergersi nelle atmosfere dei luoghi in cui i delitti sono stati commessi e, lasciandosi guidare dal proprio istinto, nell'immedesimarsi e cercare di comprendere la personalità e l'umanità dei diversi personaggi di un caso criminale, sino al punto, talora, di arrivare a giustificare il loro comportamento e a cambiare la sorte a cui sarebbero andati incontro.
In tal senso, con le inchieste del commissario Simenon ha imposto sin dagli anni trenta del Novecento una svolta nel modello di romanzo poliziesco europeo, abbandonando lo schema del giallo classico "all'inglese" imperniato su delitti perfetti, investigatori infallibili, ambientazioni mondane e altolocate e introducendo invece personaggi e ambientazioni popolari e piccolo borghesi, dove il centro dell'attenzione è spostato sulle motivazioni umane che portano al delitto, più che sulla ricerca degli indizi materiali.