Il complotto di Baltimora fu un presunto tentativo premeditato di omicidio del presidente eletto degli Stati Uniti d'America Abraham Lincoln; la cospirazione avrebbe dovuto essere messa in atto alla fine di febbraio del 1861 durante il passaggio del treno presidenziale diretto verso la cerimonia d'insediamento a Washington.
Allan Pinkerton, fondatore della Pinkerton National Detective Agency, svolse in tal occasione un ruolo chiave gestendo la sicurezza di Lincoln nel corso di tutto il viaggio.
Sebbene gli studiosi della questione continuino a dibattere di quanto la minaccia fosse reale, chiaramente sia il presidente che i suoi più stretti collaboratori la credettero vera tanto da intraprendere azioni a salvaguardia della sicurezza del seppur ridotto corteo durante l'attraversamento di Baltimora, capitale del Maryland.
Il 6 novembre 1860, a seguito della vittoria alle elezioni presidenziali del 1860 Lincoln venne eletto sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America, il primo a essere espressione del Partito Repubblicano. Subito dopo la sua vittoria, molti esponenti degli Stati Uniti meridionali misero in chiaro che la secessione fosse oramai inevitabile; aumentando la già notevole tensione che percorreva l'intera nazione. L'esistenza di una trama orchestrata da sudisti schiavisti per uccidere Lincoln non appena questi fosse giunto a Baltimora fu considerata sufficientemente attendibile e Lincoln dovette arrivare a Washington in tutta segretezza. Il percorso ferroviario previsto da Bellaire (Ohio) a Wheeling (Virginia Occidentale) e poi verso est fu successivamente indirizzato verso l'area di Pittsburgh per poi attraversare la Pennsylvania e il Maryland per arrivare a Washington.
Per tutto il periodo della presidenza di Abraham Lincoln i critici lo avrebbero perseguitato per l'atto apparentemente vigliacco d'intrufolarsi nottetempo a Baltimora, in abiti dissimulati, sacrificando in tal modo il proprio onore per privilegiare la sicurezza personale. Gli sforzi compiuti potrebbero tuttavia essere stati in realtà prudenti, nel caso il pericolo fosse stato reale.