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Il Telescopio spaziale Compton Gamma-Ray Observatory | |
NSSDC ID | 1991-027B |
Organizzazione | NASA |
Lunghezza D'Onda Coperta | Raggi gamma |
Tipo di orbita | Circolare |
Altezza dell'orbita | 450 km |
Periodo orbitale | 90 min |
Data di lancio | 5 aprile 1991 |
Fine della missione | 4 giugno 2000 |
Massa | 17 Tonnellate |
Sito internet | NASA Compton Gamma Ray Observatory Archiviato il 16 maggio 2008 in Internet Archive. |
Caratteristiche fisiche | |
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Telescopio | Rivelatori a scintillazione |
Strumentazione | |
BATSE | Burst And Transient Source Experiment |
OSSE | Oriented Scintillation Spectrometer Experiment |
COMPTEL | Imaging Compton Telescope |
EGRET | Energetic Gamma Ray Experiment Telescope |
Il Compton Gamma Ray Observatory (CGRO) è stato il secondo grande telescopio spaziale lanciato in orbita dalla NASA di una serie totale dei quattro Grandi Osservatori della NASA (il primo fu l'Hubble lanciato il 24 aprile 1990, il terzo fu il Chandra lanciato il 23 luglio 1999 e il quarto fu il telescopio spaziale Spitzer lanciato il 25 agosto 2003).
Il "Compton Gamma Ray Observatory" fu lanciato in orbita il 5 aprile 1991 e venne chiamato così in onore del Premio Nobel per la fisica Arthur Holly Compton, vincitore del premio nel 1927. Il suo fine fu lo studio dei Raggi gamma. Il suo peso era di 17 tonnellate, e quando venne lanciato rappresentava il record di oggetto più pesante lanciato in orbita dall'uomo, misurava 21 metri ed era alimentato con pannelli solari da 1800 W. Il veicolo di lancio fu lo Space Shuttle Atlantis STS-37 che partì dal John F. Kennedy Space Center ubicato a Cape Canaveral sull'isola Merritt in Florida, USA. Fu messo ad orbitare ad una altezza di 450 chilometri (280 miglia) al fine di fargli evitare la cintura di radiazione delle Fasce di van Allen, con inclinazione 28,5°. Durante i nove anni di operatività vennero ottenuti risultati importantissimi, fra i quali la scoperta dell'emissione di raggi gamma da parte dei nuclei di diverse galassie. Venne dismesso in seguito ad un guasto ai giroscopi, dopo numerosi anni di vita produttiva. Dovendo scegliere tra la perdita del controllo del satellite e la sua distruzione, la NASA dovette far sì che si schiantasse nell'Oceano Pacifico il 4 giugno del 2000, non senza aver dato molte soddisfazioni agli astronomi che lo hanno utilizzato. Uno degli strumenti a bordo del Compton era il Burst & Transient Source Experiment (BATSE), che poteva rilevare lampi di raggi gamma e localizzare le loro posizioni nel cielo con ragionevole precisione.