Il connestabile (o conestabile o contestabile, dal latino comes stabuli, propr. «conte di stalla») era in origine, durante il Basso Impero romano e in alcuni regni romano-barbarici, colui che sovraintendeva alle scuderie del sovrano.
In seguito, in molte monarchie europee medievali e dell'età moderna, il titolo di connestabile o gran connestabile fu attribuito a un alto dignitario con funzioni militari, al quale era generalmente affidato il comando in capo della cavalleria o – come in Francia e nel Regno di Napoli e di Sicilia – dell'intero esercito reale (formalmente quale luogotenente del sovrano, cui spettava il comando supremo). In particolare nel Regno di Napoli in età vicereale, spettava almeno fino a tutto il secolo XVII, al Gran Conestabile, carica ereditariamente tenuta dalla famiglia Colonna, anche la eventuale luogotenenza del Regno durante la vacanza del viceré[1].
Il connestabile poteva anche avere il compito di risolvere le dispute su questioni cavalleresche, presiedendo un apposito tribunale (come la Court of Chivalry in Inghilterra o la Jurisdiction du point d'honneur in Francia) ed esercitando poteri di polizia. Nell'esercizio delle sue funzioni poteva essere assistito da uno o più marescialli.