Unione del Myanmar | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Unione del Myanmar |
Nome ufficiale | ပြည်ထောင်စု မြန်မာနိုင်ငံတော် Pyidaunzu Myăma Nainngandaw |
Lingue parlate | Birmano |
Inno | Kaba Ma Kyei |
Capitale | Rangoon (1988-2006) Naypyidaw (2006-2011) |
Politica | |
Forma di governo | Dittatura militare |
Nascita | 18 settembre 1988 con Saw Maung |
Causa | Rivolta 8888 e successivo non riconoscimento da parte dei militari del risultato delle elezioni generali in Birmania del 1990 |
Fine | 30 marzo 2011 con Than Shwe |
Causa | Scioglimento del Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo |
Territorio e popolazione | |
Popolazione | 49.794.526[1] nel 2011 |
Economia | |
Valuta | Kyat birmano |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Buddismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Repubblica Socialista dell'Unione della Birmania |
Succeduto da | Birmania |
Il Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo (in birmano နိုင်ငံတော်အေးချမ်းသာယာရေးနှင့်ဖွံ့ဖြိုးရေးကောင်စီ; IPA:[nàɪɰ̃ŋàɰ̃dɔ̀ ʔédʑáɰ̃θàjajé n̥ḭɰ̃ pʰʊ̰ɰ̃bjó jé kaʊ̀ɰ̃sì]; abbreviato SPDC), denominato dal 1988 al 1997 Consiglio di Stato per la Restaurazione della Legge e dell'Ordine (CSRLO), è stato l'organismo che ha governato la Birmania (ufficialmente Unione del Myanmar) dal 1988 al 2011, durante la dittatura militare. Si componeva dei comandanti militari e degli alti ufficiali dell'Esercito Birmano, che de facto erano detentori di poteri molto più ampi dei ministri (benché alcuni dei militari del Consiglio siano stati a loro volta membri del gabinetto politico).
Fino al 2011 il presidente del Consiglio ha svolto le funzioni di capo di Stato della Birmania ed è sempre stato associato al comando delle forze armate. Quello birmano comunque non è stato un regime perfettamente centralizzato, in quanto i vari comandanti (i cosiddetti Capo Ufficio Operazioni Speciali) erano componenti di diritto ed ebbero una vasta autonomia nelle aree o nelle regioni che governarono.