Il contrabbando[1] è il traffico clandestino di beni tra diversi Paesi, al fine di approvvigionare detti beni senza pagare il dazio che un Paese impone su di essi, oppure di procurarsene laddove il Paese ne proibisca o contingenti il commercio.
Il contrabbando è illegale in numerosissimi ordinamenti giuridici in quanto sottrae risorse alle finanze pubbliche e introduce un elemento di concorrenza sleale nei confronti del commercio. Può inoltre rappresentare un pericolo laddove oggetto di contrabbando siano alimentari o altri prodotti che non passino tramite i canali ufficiali di importazione attraverso i quali possa essere certificata la propria idoneità sanitaria e di sicurezza. A contrasto del fenomeno di contrabbando sono istituiti controlli di confine ed esistono leggi che prevedono sanzioni sia amministrative che penali.
Le merci oggetto di contrabbando possono essere, per esempio, beni di consumo (sigarette, alcoolici, vestiario), beni strategici (armi, materie prime, pesticidi), droghe (farmaci, oppiacei, cocaina, hashish), animali rari, opere d'arte, beni archeologici provenienti da furti o scavi illegali.