Come altri prodotti culturali, anche i videogiochi sono stati spesso al centro di critiche e controversie, che hanno portato alcune modifiche, restrizioni o limitazioni dell'opera videoludica. Sono stati inoltre sviluppati molti sistemi di classificazione dei contenuti, per proteggere ed evitare problematiche legate principalmente ai soggetti minorenni che per la loro età sono suscettibili alla violenza imitativa (vedi Esperimento della bambola Bobo)[1]. In Europa è stato sviluppato il PEGI che indica l'età minima consigliata per la vendita (come avviene per i film con violenza e/o scene erotiche).