Controversie legate a Chabad-Lubavitch

770 Eastern Parkway, Brooklyn (New York), fotografata nel 1990. Dapprima residenza del Lubavitcher Rebbe, poi centro spirituale e amministrativo del movimento Chabad-Lubavitch.

Fin dalla sua fondazione in Bielorussia nel XVIII secolo, Chabad-Lubavitch ha suscitato molta ostilità nell'ebraismo ortodosso; i primi a criticare apertamente il movimento ed il suo fondatore, Shneur Zalman di Liadi (primo Rebbe di Chabad), furono i mitnageddim, con a capo il Gaon di Vilna.

Nei secoli successivi altre controversie ebbero luogo, legate soprattutto al sentimento antisionista di Sholom Dovber Schneersohn (quinto Rebbe), e alle interpretazioni teologiche sulla Shoah di Yosef Yitzchak Schneersohn (sesto Rebbe), giudicate offensive e irrispettose da altri rabbini e studiosi dell'epoca.

Infine, varie dispute e problemi interni che riguardano l'operato del settimo (e ultimo) Lubavitcher Rebbe, Menachem Mendel Schneerson. Il movimento Chabad ha assunto preminenza internazionale sotto la sua direzione, iniziata nel 1950 e durata fino al 1994. La credenza che Schneerson sia il Messia e che ritornerà, o persino che non sia mai morto, ha creato frizioni e dibattiti tra i Lubavitcher, cioè gli ebrei di Chabad. Dalla sua morte, il movimento si è diviso in fazioni antagoniste. La continua battaglia finanziaria tra di esse a partire dal 1995, come anche la contestazione della proprietà che è sede del quartier generale Chabad a Brooklyn, ha creato molteplici controversie.[1]

  1. ^ "Lawsuit over Chabad Building Puts Rebbe's Living Legacy on Trial", The Jewish Daily Forward, Nathaniel Popper, 16 marzo 2007

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