Art. I
L'Italia s'impegna a non attaccare l'attuale territorio del Santo Padre, e ad impedire anche con la forza, ogni attacco proveniente dal di fuori contro il detto territorio.
Art. II
La Francia ritirerà le truppe dallo Stato Pontificio gradatamente ed a misura che l'armata del S. Padre sarà organizzata. In tutti i casi il ritiro di dette truppe deve esser completo tra due anni.
Art. III
Il Governo Italiano rinunzia a ogni reclamo contro l'organizzazione di un'armata papale, composta anche di volontari cattolici stranieri, atta a mantenere l'autorità del S. Padre e la tranquillità tanto all'interno quanto sulla frontiera dei suoi stati; purché questa forza non potesse degenerare in mezzo di attacco contro il governo Italiano.
Art. IV
L'Italia si dichiara pronta ad entrare in trattative per prendere a suo carico una parte proporzionata de' debiti delle antiche province della Chiesa
Art. V
La presente convenzione sarà ratificata e le ratifiche saranno scambiate tra 15 giorni o prima se si può. In fede di che i plenipotenziari rispettivi hanno firmato la presente convenzione, e l'hanno rivestita dell'impronta delle loro armi.
Fatta in doppio
[1] a Parigi il giorno 15 del mese di settembre 1864.
NIGRA - PEPOLI - DROUYN DE LHUYS
Protocollo
che fa seguito alla Convenzione segnata a Parigi tra l'Italia e la Francia, relativa alla partenza delle truppe francesi dagli Stati Pontifici. La convenzione firmata con pari data fra le loro MM. il Re d'Italia e l'Imperatore dei Francesi non si renderà esecutiva, se non quando Sua M. il Re d'Italia avrà decretato il trasporto della Capitale del Regno nella città che sarà ulteriormente determinata da S. M. Questo traslocamento dovrà farsi tra sei mesi a datare dalla detta convenzione. Il presente protocollo avrà la stessa forma e valore della convenzione. Esso sarà ratificato e le ratifiche saranno scambiate nello stesso tempo di quelle della convenzione stessa. Fatta in doppio a Parigi il 15 settembre 1864.
NIGRA - PEPOLI - DROUYN DE LHUYS
Fonte: «MemoriaWeb» - Trimestrale dell'Archivio storico del Senato della Repubblica - n. 7 (Nuova Serie), settembre 2014.