Coppa del Mondo di rugby 2019 2019 Rugby World Cup ラグビーワールドカップ2019 | |
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Competizione | Coppa del Mondo di rugby |
Sport | Rugby a 15 |
Edizione | 9ª |
Organizzatore | World Rugby e Japan Rugby Football Union |
Date | dal 20 settembre 2019 al 2 novembre 2019 |
Luogo | Giappone |
Partecipanti | 20 (93 alle qualificazioni) |
Formula | fase a gironi + play-off |
Sede finale | Stadio internazionale di Yokohama (Yokohama) |
Direttore | Alan Gilpin |
Risultati | |
Vincitore | Sudafrica (3º titolo) |
Finalista | Inghilterra |
Terzo | Nuova Zelanda |
Statistiche | |
Miglior marcatore | Handré Pollard (69) |
Record mete | Josh Adams (7) |
Incontri disputati | 45 |
Pubblico | 1 718 176 (38 182 per incontro) |
Scambio dei saluti dopo Nuova Zelanda – Galles, finale per il 3º posto a Chōfu | |
Cronologia della competizione | |
La Coppa del Mondo di rugby 2019 (2019 ラグビーワールドカップ?, 2019 Ragubī Wārudo Kappu, in inglese 2019 Rugby World Cup) fu la 9ª edizione della Coppa del Mondo di rugby, massima competizione internazionale di rugby a 15 organizzata da World Rugby.
Si tenne dal 20 settembre al 2 novembre 2019 in Giappone, quinta edizione a tenersi in un singolo Paese e prima a essere organizzata da una federazione asiatica. Il torneo si disputò in 12 stadi su altrettante città, e la gara per il titolo ebbe luogo allo Stadio internazionale di Yokohama, secondo impianto in ordine di tempo – dopo lo Stade de France – ad avere ospitato la finale sia del campionato mondiale di calcio che della Coppa del Mondo di rugby.
A laurearsi campione del mondo fu il Sudafrica, alla sua terza affermazione a 12 anni di distanza dalla più recente e a 24 dalla prima; gli Springbok batterono, come nel 2007, l'Inghilterra che in semifinale aveva eliminato la Nuova Zelanda campione da 8 anni e imbattuta da 19 incontri nel torneo. Con tale vittoria il Sudafrica raggiunse proprio gli All Blacks in testa alla classifica di titoli mondiali vinti.
Tra le rilevanti singolarità statistiche del torneo, figurano le sue prime partite annullate di sempre: a causa dei rischi alla sicurezza provocati dal tifone Hagibis che stava colpendo il Giappone durante lo svolgimento della fase a gironi, tre incontri furono dichiarati nulli e pareggiati 0-0 per decisione di World Rugby; tra di essi figurava anche Italia – Nuova Zelanda, l'unico il cui risultato sarebbe stato decisivo per la classifica finale, essendo gli altri due ininfluenti.
L'affluenza complessiva fu di poco più di 1,7 milioni di spettatori, largamente inferiore a quello del torneo inglese di quattro anni prima ma migliore di 200000 presenze dell'edizione in Nuova Zelanda del 2011.
Il valore delle marcature, come stabilito da World Rugby nel 2017, è: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 7 punti per la meta tecnica, 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[1].