La Corporazione di San Luca (o Gilda di San Luca[1]) era una delle corporazioni di artisti ed artigiani attive soprattutto durante il periodo barocco (la cosiddetta età d'oro) nelle Fiandre e in Olanda. La corporazione deve il suo nome a Luca evangelista, il santo patrono degli artisti che secondo la tradizione cristiana dipinse la figura della Madonna e quadri dei santi Pietro e Paolo.[2]
Le sue sedi più importanti furono istituite ad Anversa, Utrecht, Delft[3] e Leida. La sede di Anversa in particolare continuò ad esistere fino al 1795, anche se a quel punto aveva già perso gran parte del suo potere. In molti centri amministrativi, tra cui Anversa, il governo locale aveva donato alle Gilde il potere di controllare e regolare particolari tipi di traffici commerciali tra le città. L'appartenenza ad una corporazione fu perciò richiesta obbligatoriamente per la vendita di opere d'arte o per l'assunzione di apprendisti nelle botteghe; regole simili sono attestate anche a Delft.[4] Le prime gilde ad Anversa e Bruges, crearono la base per il modello che fu poi seguito in altre città; possedevano un proprio centro di vendita ed esposizione nel quale i membri potevano distribuire i lor dipinti direttamente al pubblico.[5] La corporazione di San Luca non rappresentò soltanto pittori e scultori ma anche[6] commercianti, artisti dilettanti e amanti dell'arte.[7] Confezionando recensioni su artisti contemporanei ed emettendo giudizi su dispute tra questi,[7] le gilde acquisirono un forte potere ed influirono attivamente sulla carriera di un qualsiasi autore.
Tra i membri più illustri della corporazione troviamo i pittori Johannes Vermeer, Rubens, Frans Hals, Jacob Jordaens, Rembrandt, Antoon van Dyck, Justus van Egmont, Pieter Bruegel.