La corsa a cronometro è una specialità del ciclismo su pista: ciascun corridore, partendo da fermo e gareggiando individualmente, deve coprire una distanza prefissata nel minor tempo possibile; nella versione maschile la distanza è di un chilometro, e per questo la gara è anche nota come "chilometro a cronometro" o "chilometro da fermo"; nella versione femminile la distanza è ridotta a 500 metri[1].
I ciclisti scendono in pista secondo l'ordine stabilito dai commissari di gara, e hanno a disposizione un solo tentativo; la classifica finale verrà stilata quando tutti hanno disputato la prova. In caso di falsa partenza o caduta, l'atleta coinvolto ha comunque la possibilità di ricominciare la prova[2]. I ciclisti partono, come detto, da fermi: un tempo erano dei commissari di gara a sostenerli al momento della partenza, mentre oggi si utilizzano degli appositi blocchi[2].
Questa specialità, una delle più veloci del programma su pista, esalta la forza esplosiva dei ciclisti, che nel breve spazio di un minuto (trenta secondi circa se si coprono i 500 metri) completano il percorso di gara nonostante la partenza da fermi. Le velocità finali arrivano a superare i 70 chilometri orari. Queste punte di velocità, tuttavia, vengono realizzate con rapporti in genere non lunghissimi: si renderebbe altrimenti troppo difficoltosa la partenza (le biciclette da pista sono infatti a scatto fisso per ridurre gli attriti).
Il record del mondo maschile sul chilometro, 55"433, è stato stabilito il 31 ottobre 2023 ad Aguascalientes dall'olandese Jeffrey Hoogland[3][4]; quello dei 500 metri femminili, 32"268, è stato realizzato dalla messicana Jessica Salazar il 7 ottobre 2016 sempre ad Aguascalientes[5].