I Culdei (dalla lingua celtica Cuildich lett. "ritirato a parte”) successori del monachesimo irlandese, erano membri di comunità cristiane monastiche ed eremitiche d'Irlanda, Scozia e Inghilterra nel Medioevo. L'etimologia del termine, le persone da esso designate, la loro origine, le loro dottrine, la regola o le regole sotto le quali vivevano e i limiti della loro autorità e dei loro privilegi sono state tutte materie oggetto di controversie. Tutti ammettono, che (almeno inizialmente) i Culdei erano separati dalla massa dei fedeli, che le loro vite erano dedicate alla religione e che vivevano in comunità. Apparsi per la prima volta in Irlanda e successivamente in Scozia, collegati alle chiese cattedrali o collegiate, vivevano alla maniera monastica pur non prendendo voti monastici.[1] Dal XII secolo il cristianesimo scozzese e irlandese fu regolato sul modello romano e nel processo anche i Culdei persero qualsiasi tratto distintivo che potevano aver avuto precedentemente e furono ricondotti sotto la regola canonica. Erano eremiti e non monaci.