Cunicoli di Claudio

Cunicoli di Claudio
Imbocchi del cunicolo Maggiore
Civiltàromana
EpocaI secolo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
ComuneAvezzano, Capistrello
Amministrazione
EnteSoprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Consorzio di bonifica Liri-Garigliano
Sito webportalecultura.egov.regione.abruzzo.it/abruzzocultura/loadcard.do?id_card=114880&force=1&theme=aritnew
Mappa di localizzazione
Map

I cunicoli di Claudio sono un'opera idraulica di epoca romana, costituita da un lungo canale sotterraneo, sei cunicoli e trentadue pozzi, che l'imperatore Claudio fece costruire tra il 41 e il 52 d.C.[1] per prosciugare il lago Fucino con lo scopo di salvaguardare i paesi marsicani dalle esondazioni o dalle malsane secche e rendere i terreni emersi coltivabili. Dal versante di Avezzano una buona parte[2] delle acque lacustri defluì, attraverso l'emissario ipogeo del monte Salviano, nel fiume Liri dallo sbocco di Capistrello[3]. Il canale sotterraneo rappresenta la più lunga galleria realizzata dai tempi antichi fino all'inaugurazione del traforo ferroviario del Frejus avvenuta nel 1871[4].

Con la caduta dell'Impero romano, in assenza di manutenzione, la galleria si ostruì facendo ritornare lo specchio d'acqua ai livelli originari. Diversi secoli dopo, a cominciare dal 1854, Alessandro Torlonia realizzò il nuovo canale lungo oltre 6 chilometri, ricalcando in buona parte il tunnel claudiano[3]. La nuova opera idraulica, connessa al monumentale Incile del Fucino, permise il totale prosciugamento del lago che avvenne ufficialmente nel 1878[5].

L'area, che rappresenta un sito d'interesse archeologico e speleologico, è tutelata da un parco inaugurato nel 1977[5][6].

  1. ^ Campanelli, 2001, p. 9.
  2. ^ Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977, p. 140.
  3. ^ a b Storia del consorzio, su bonificaovest.it, Consorzio di bonifica ovest bacino Liri - Garigliano. URL consultato il 25 gennaio 2019.
  4. ^ Giancarlo Scolari, Cunicoli di Claudio e Alba Fucens, la presenza romana nella Marsica, su wepress.news, Wepress, 9 febbraio 2018. URL consultato il 23 gennaio 2019.
  5. ^ a b Abruzzo Molise, Guida d'Italia, Touring Club Italiano, 1997, ISBN 88-365-0017-X.
  6. ^ Burri, 2002.

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