Cuore | |
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Autore | Edmondo De Amicis |
1ª ed. originale | 1886 |
Genere | Romanzo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Torino, anno scolastico 1881-1882 |
Protagonisti | Enrico Bottini |
Coprotagonisti | Garrone |
Antagonisti | Franti |
Altri personaggi | Maestro Perboni, Ernesto Derossi, Stardi, Precossi, Coretti, Nelli, Nobis, Coraci, Crossi, Votini, Rabucco |
Cuore è un romanzo per ragazzi scritto da Edmondo De Amicis a Torino, strutturato a episodi separati e pubblicato, per la prima volta, dalla casa editrice milanese Treves nel 1886. Il libro ha la forma di un diario fittizio di un ragazzo di terza elementare che racconta lo svolgersi del proprio anno scolastico 1881-1882 dal 17 ottobre al 10 luglio: ogni capitolo riporta la data del giorno e un titolo riferito al tema trattato.[1] L'autore ha ambientato il suo racconto nella Scuola elementare Boncompagni di Torino[2].
Il libro ebbe enorme successo tra il pubblico sia in Italia sia all'estero con numerosissime ristampe e traduzioni.[1][3][4] Il libro ha «ispirato oltre trenta tra scritture e rifacimenti», in più a tutte le opere di ogni genere ispirate a esso.[5]
Così l'autore presentava la propria opera:
«Questo libro è particolarmente dedicato ai ragazzi delle scuole elementari, i quali sono tra i 9 e i 13 anni, e si potrebbe intitolare: Storia d'un anno scolastico, scritta da un alunno di terza d'una scuola municipale d'Italia. - Dicendo scritta da un alunno di terza, non voglio dire che l'abbia scritta propriamente lui, tal qual è stampata. Egli notava man mano in un quaderno, come sapeva, quello che aveva visto, sentito, pensato, nella scuola e fuori; e suo padre, in fin d'anno, scrisse queste pagine su quelle note, studiandosi di non alterare il pensiero, e di conservare, quanto fosse possibile, le parole del figliolo. Il quale poi, 4 anni dopo, essendo già nel Ginnasio, rilesse il manoscritto e v'aggiunse qualcosa di suo, valendosi della memoria ancor fresca delle persone e delle cose. Ora leggete questo libro, ragazzi: io spero che ne sarete contenti e che vi farà del bene.»